E’ SEMPRE NECESSARIO CAMBIARE?

Spesso si arriva in terapia con il desiderio o la necessità di cambiare alcune parti di sé, atteggiamenti o abitudini, talvolta perchè si è convinti che essi siano la causa dei propri mali. O proprio perchè non ci piacciono, non ci vanno giù. Legittimo! 

Capita frequentemente che, procedendo con la terapia, la persona così affamata di cambiamento inizi a conoscere sempre meglio queste sue parti ‘difettose’, inizi a scoprirne lati nuovi, ad indagarle con curiosità ed osservarle con occhi diversi. Ed il panorama complessivo cambia: i vecchi paesaggi vengono guardati con binocoli nuovi, si integrano con l’orizzonte più ampio ed il tutto prende un aspetto diverso, ha contorni e sfumature nuove.

Imparare a conoscere le parti che volevamo cambiare è già di per sè cambiamento, in quanto porta ad inevitabili nuove consapevolezze che modificano il nostro modo di percepirci. Non cambiano nè i dettagli nè il panorama, apparentemente non cambia nulla; cambia come noi ci osserviamo.

Non appelliamoci sempre al cambiamento, soffermiamoci un attimo, prima: possiamo scoprire che, in fondo, non siamo così malaccio come pensavamo. Proviamo a chiamare i nostri ‘difetti’ con nomi nuovi svestendoli di quel fardello di negatività che gli attribuivamo. Tutto ciò facilita l’accettazione di chi si è che, badate bene, è una delle conquiste più ardue e significative: dona la libertà. 

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